Ruderi

RUDERI

L’odierno paese si trova solo in piccola parte sopra il vecchio, questo a causa del terremoto del 14 gennaio 1968 che ha devastato tutta la Valle del Belìce, e per questo fu ricostruito subito a sud lasciando intatti i ruderi che costituiscono quello che molti chiamano “paese fantasma”. Santa Margherita si trasforma in un cumulo di macerie e furono pochissime le strutture che resistettero al sisma. Negli anni ’80 parte dell’abitato fu totalmente demolito per far spazio al nuovo.
Oggi è possibile vedere i ruderi del paese vecchio che corrisponde al quartiere Calvario, messo in salvo da un decreto di non edificabilità emesso dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, e si può notare in alcune zone come il tempo si sia letteralmente “fermato”, con scale sospese, archi e case che conservano ancora uno stile barocco e post-barocco. Sono tuttavia numerosi gli edifici non crollati, alcuni sono stati sistemati dalla gente del posto per utilizzi di lavoro come per esempio stalle per animali. Il paese “vecchio” è ora un teatro dei ruderi e simbolo di memoria, visitato da turisti, scrittori e fotografi.